Lanificio159, L2 Lanificio Live in collaborazione con Na cosetta presentano:
ALESSIO BONDÌ
10 GENNAIO 2019
@Lanificio159
Via di Pietralata 159/A – Roma
► Apertura porte h. 20.30 con cena (prenotazione tavoli al n. 392.9163956)
► Inizio concerto h. 22.30
► Opening act Danilo Ruggero
Dopo aver vinto la prima edizione del Roma Folk Contest e il Roma Folk Fest, Alessio Bondì torna finalmente al Lanificio159 per presentare al pubblico romano il suo secondo album "Nivuru", uscito a novembre 2018 con 800A Records.
Stavolta il palco si accende per Alessio e una band al completo composta da Carmelo Graceffa (batteria), Federico Gueci (basso), Alessandro Presti (tromba), Alfonso Vella (sax).
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BIGLIETTI
8€ in lista riduzione Lanificio
Per inserirti in lista iscriviti qui ⇥ http://bit.ly/Alessio-Bondì-Live-Roma | Ingresso in lista valido entro le 23:00
10€ al botteghino, fuori lista e dopo le 23.00
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"NIVURU" è il titolo del secondo album di Alessio Bondì, prodotto da Fabio Rizzo, in uscita il 2 novembre 2018 per 800A Records.
In siciliano, "NIVURU" significa Nero ed è il frutto del vissuto e di tutti gli ascolti sedimentati a partire dal suo primo lavoro "Sfardo".
"NIVURU" è un disco luminoso, un cesto di frutta matura, un tripudio di ombre e colori. Da sempre il nero ha assunto un significato ambivalente, di eleganza o lutto, prosperità o abisso ma, scientificamente, si manifesta perché non respinge nessuna luce: le assorbe tutte senza rilasciare alcun colore.
La tracklist è la narrazione di un viaggio dentro la freschezza e la sensualità della Sicilia, terra di origine dell'artista palermitano, tra ritmi vivaci e sospensioni improvvise.
"Sento bollire la Sicilia nel sudore provocato dal contatto con l'altro, nell'inclusione della morte nel sesso, nel senso di festa e di colpa, in un'emozione dolce e violenta" – dice a tal proposito lo stesso Bondì.
Dall'afro-funk alla musica brasiliana il sound di "NIVURU" è, oggi, più che mai articolato, ricco di percussioni e arrangiamenti sorprendenti, senza togliere spazio a momenti in cui la chitarra e la voce vellutata di Bondì si prendono la scena.
Un artista unico nel nostro panorama nazionale che è riuscito ad imporsi anche all'estero con il suo coraggio e personalità. Una voce che colpisce e rapisce al di là della comprensione del testo, un autore dal sangue misto che non a caso è stato definito "una via di mezzo tra Rosa Balistreri e Jeff Buckley". Più Rufus Wainwright, Stevie Wonder e Caetano Veloso, aggiungeremmo noi.
Tutti e nove i brani possono essere considerati canzoni d'amore, una sorta di fenomenologia del rapporto a due: dal corteggiamento ("Dammi Una Vasata"), alla fantasia di volare sul mare per azzerare la distanza dalla propria amata ("L'Amuri Miu Pi Tia"); dalle promesse di amore dal sapore antico per di dire "ti amo" ("Puddicinu a Luna"), al rapporto travagliato tra padre e figlio, ispirato dalla storia vera di un pilota palermitano di Formula 1 ("Un Favuri") o a quello disastroso tra un voyeur e la donna desiderata ("Savutu"); dal maremoto che provoca la fine di una storia ("Si Fussi Fimmina") all'isolamento che ne consegue ("Cafè").
A un primo ascolto, "Nivuru" potrebbe sembrare caratterizzato da un'atmosfera di festa ma, addentrandosi in profondità, i testi rivelano pulsazioni viscerali, sensualità, carnalità e ricerca di una spiritualità silente: tutti i pezzi si vestono di buio, nella dolcezza e nella disillusione, nel ritmo e nella corona.
Gli ultimi anni di Alessio Bondì sono stati caratterizzati da un susseguirsi di viaggi, ascolti, dialoghi con altre lingue e culture, suoni, riflessioni ed epifanie. Questo disco ne è la condensa e la pioggia.
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Danilo Ruggero
"Io sono Danilo Ruggero, classe '91, e vengo dall'isola di Pantelleria ma vivo a Roma, 10 mesi su 12, ormai da 5 anni. Mantenersi in una vecchia metropoli che disorienta, ingarbuglia piani e pensieri è complicato – soprattutto per chi viene da una piccola isola al centro del mediterraneo, – ma è proprio nella capitale che ho cominciato ad orientare e progettare il mio futuro, tessendo tutti gli attuali rapporti lavorativi e musicali.
Non amo definirmi, né essere definito, un cantautore né un musicista né un artista. Preferisco semplicemente dire: "Io scrivo" … e lo faccio perché amo riflettere sulle cose e credo che riflettere e scrivere siano le uniche capacità che io sia mai riuscito ad acquisire nella vita. Tutto quel che penso lo scrivo e tutto quel che scrivo cerco, in qualche modo, di comunicarlo attraverso una voce poco allenata a cantare ed una chitarra a cui piace essere "martellata" da una mano, alla fine, poco esperta per suonarla come dovrebbe essere effettivamente suonata. Scrivo e canto tutto quello che ho da dire e mi piace non dovermi mai pentire per qualcosa che ho scritto, perché se l'ho fatto, significa che quel qualcosa aveva la necessità di uscire e che dentro sarebbe andato quasi necessariamente a male …
La mia è una musica dai richiami molto semplici, (sempre quei tre accordi, perché per adesso ancora solo quei tre conosco), con melodie e armonie immediate accompagnate da una scrittura, che è migliorata negli anni, curata, ricercata, a volte ermetica, all'interno di un immaginario che varia e non segue una logica precisa, spaziando dall'amore, all'etica, alla società, con critiche e riferimenti alla precarietà lavorativa e generazionale e all'attualità politica e sociale di quest'ultimo secolo.
Per adesso sto collaborando con alcuni musicisti e cantautori conosciuti in giro, per strada, o trovati suonando nei vari locali romani. Sto intanto registrando ufficialmente alcuni brani che presto saranno pubblicati, rimettendo apposto vecchie canzoni e ributtando giù tutte le idee.
Per cui è ancora tutto da scrivere …"
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Il concerto è una produzione L2 Lanificio Live in collaborazione con Na cosetta.
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Lanificio159
Via di Pietralata 159/A, Roma
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Tel: 392.9163156
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